sabato 13 dicembre 2008

La fame morde a Balaka


Arriva sempre come un messaggio a voce bassa. Non e' mai piu' che un sussurro.
La fame. In casa sono i bambini a ripeterlo come un ritornello. Ho fame! Voglio qualcosa da mangiare.
Poi d'improvviso cresce a dismisura. Non e' piu' solo una famiglia, e' un villaggio intero.
Ed e' il villaggio che si riversa nella cittadina di Balaka dove c'e' il deposito di grano del governo,
sperando di poter comperare almeno un po' di mais anche se a prezzi esorbitanti.
E' quello che ancora una volta siamo chiamati a testimoniare:
oltre venti mila famiglie di contadini senza grano nella sola zona di Balaka
che non sanno piu' cosa fare.
E ancora una volta questo e' solo l'inizio.
Le cause sono state tante. Prima l'inondazione che ha distrutto in alcune zone tutto il raccolto,
poi le lunghe settimane senza pioggia quando il grano cominciava a crescere e ne hanno
fermato la maturazione inaridendo tutto il raccolto.


Mancano 12 giorni al Natale e il giornale nazionale The Nation si fa portavoce di una situazione ripetendo a distanza di pochi giorni,

LA FAME MORDE A BALAKA
Gia' una persona morta a causa della fame,
Non ci sono piu' mango per sopravvivere alla fame.

E la nonna a ripetere che ormai fa bollire delle erbe raccolte lungo la strada per riuscire ad assopirsi e dormire, sperando in qualche Buon Samaritano, che si ricordi di lei


Il giornale ripete ancora una volta la storia del nonno che si trascinava lungo la strada
chiedendo la carita' e sperando nel buon cuore di qualcuni che lo aiutasse.
Dopo giorni senza niente da mangiare e' stato letteralmente portato via dalla fame.


L'editoriale sempre di oggi analizza le cause, e soprattutto fa un conto facile.
Se ventimila famiglie non hanno cibo, sono attualmente oltre cento mila le persone
che soffrono questa situazione di fame.
Parla dei prezzi del grano che si sono improvvisamente raddoppiati certamente
anche a causa di speculazioni che sono la causa e l'effetto di questa emergenza.
Racconta anche dei 29 billioni di Kwacha che il governo ha distribuito in forma di fertilizzante
e sementi, a volte illudendosi di aver risolto il problema. E dice anche di leaders che
si stanno improvvisamente arricchendo oltre le loro possibilita' e salari.


Quattro articoli in due pagine a ripetere lo stesso messaggio.
Un richiamo importante per tutti. Per il governo e le chiese e chiunque e' presente
in questa piccola cittadina che si trova improvvisamente al centro dell'attenzione nazionale.
La fame, ancora.
Un altro Natale da celebrare in silenzio, cercando di condividere tutto quanto e' possibile.

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Il Natale degli Orfani di Balaka.
Ogni anno a Balaka il gruppo dell'Adozione a Distanza organizza una grande festa per celebrare
la gioia della vita. Anche la vita povera di un orfano a Natale si rafforza nel sentirsi parte di una grande famiglia.
Quest'anno non abbiamo potuto aspettare che gli angeli venissero a cantare la pace sulla terra.
E' stata una domanda generale, il Natale deve venire in fretta...
Oggi abbiamo festeggiato il Natale degli orfani a Phalula-Kanono.
Di seguito sara' Natale a Chiyendausiku martedi' 16 Dicembre.
Il 18-19 sara' per la missione di Mponda.
Il 22 saremo a Utale I e Mpulula,
Il 23 a Mbera
Il 24 a Toleza...

e poi sara' Natale.
Quest'anno celebreremo la messa della notte alla Casa a Meta' Strada, con i ragazzi e le ragazze uscite dal carcere e che qui hanno trascorso cinque mesi per prepararsi a ritornare a casa dopo anni di prigione.
Vi racconteremo anche del Natale sulla montagna del Chaone la domenica 28 dicembre e per finire quest'anno il 30 saremo a Mpiri alla casa del Catechista Msosomera Venansio che quest'anno festeggia cento anni...
come la missione di Utale e tutta la diocesi di Mangochi.
Vi aspettiamo. e dalla condivisione vinceremo anche la fame.

zikomooo e un carissimo saluto dal Malawi.

Tam Tam
Chiara Carminati

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