Carissimi lettori, ciao. Tempo fa, tramite l’Apostolo di Maria, ho lanciato un appello in favore dell’orfanotrofio di Salazamay-Taomasina in Madagascar. Quest’opera, fondata da Suor Clelia Piroddi, ormai rientrata in Italia nel 2006 per seguire un nuovo incarico affidatole dalla congregazione delle Figlie della Sapienza, necessitava di urgenti lavori di ristrutturazione.
Era un bisogno reale e urgente quello di ripristinare l’orfanotrofio, che preferirei chiamare “Casa - Famiglia”, e che ospita attualmente trenta ragazzi.
A suor Clelia, nel compito di dirigere la casa, è succeduta poi suor Pierrette. In quel periodo gli ospiti della Casa - Famiglia aumentavano, e la casa cominciava ad essere stretta. Fu nel novembre del 2006 che degli amici italiani in visita, passando nella Casa - Famiglia notarono come la struttura si rivelasse insufficiente per le esigenze degli orfani. Da loro nacque l’idea e il desiderio di fare qualcosa! Loro si sarebbro impegnati a cercare parte dei fondi necessari ai lavori, ed io avrei fatto la stessa cosa cercando di aggiungere la parte che mancava. Iniziai a spedire lettere ed e-mail un po’ qua e là, anche a voi, amici lettori, ai confratelli italiani, ai parenti agli amici, inclusi i coscritti del ‘58 di Pedrengo. Dopo poco tempo, cominciarono ad arrivare le offerte. Nell’agosto del 2007, anche il gruppo “Give me a pen”, nelle persone di Luigi, Simone, Francesco e Myriam, contribuiva a far crescere il gruzzolo delle offrete. Ma il progetto richiedeva investimenti di una certa consistenza, e la ciffra necessaria era ancora un po’ lontana dall’essere raggiunta.
Nonostante questo continuavo a darmi da fare, scrivendo ancora qua e là a vari benefattori che nei miei 20 anni di presenza in Madagascar, mi hanno sempre sostenuto. A queste nuove richieste seguiva una nuova “ondata” di offerte, che ci permetteva di tirare il fiato e soprattutto di dare avvio ai lavori.
La nuova ala della Casa - Famiglia, che si svilupperà interamente sul piano terreno, comprenderà: due stanze per le suore che lavorano con gli orfani, un refettorio grande per tutti (ragazzi e ragazze), un dormitorio per le ragazze con 20 posti letto, l’insieme delle docce e dei sanitari e la stanza che farà da guardaroba.
Sì, devo riconoscerlo, l’idea, prima che si realizzasse, si è presa del tempo per maturare. Abbiamo ben ponderato il “cosa” e il “come” fare. Pur se bello, abbiamo messo da parte il progetto che prevedeva un piano rialzato. I costi erano troppo elevati per le nostre possibilità. Abbiamo cercato la funzionalità, la semplicità, senza nulla togliere alla bellezza!
Un’idea ha preso corpo dalla generosità e dalla solidarietà di molte persone e ci ha ricordato ancora una volta come il fare insieme sia bello! A nome di tutti i ragazzi ospiti dell’Orphelinat Foyer Montfort e delle suore responsabili, presento a voi tutti il nostro, il mio, sentito GRAZIE!
p. Orazio Rossi,
BP 431 Salazamay
501 Toamasina - Madagascar
venerdì 5 dicembre 2008
Madagascar - Un sogno realizzato
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Progetti Missionari
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1 commento:
Ciao Padre Orazio,
sono Renato Meloni Cenati, sono passati molti anni, ma mi si è aperto il cuore quando ti ho visto impegnato in madagascar. Ero in seminario negli anni '84-'85 ca e tu eri il mio Padre.... Non so se ti ricorderai di me... Un saluto e un abbraccio grande. Ti ricordo sempre con molto affetto..
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