di Marco Bigoni
Sono stato in Perù dall’8 dicembre 2008 al 20 gennaio 2009 e torno con gioia a dire due parole della mia esperienza in terra peruviana a Huaycan. È la missione di Padre Giovanni Bigoni, missionario monfortano nativo di Ardesio. In questo viaggio ho avuto come compagni ben nove ardesiani e due amici di Stezzano: Antonio, Franco, Augusto, Gianni, Egidio, Ermanno, Alessandro, Edoardo e le preziosissime donne di casa Lucia, Agnese e Arduina. Sono persone fantastiche che con me hanno condiviso, con spirito missionario e con tanta fatica fisica, questi quaranta giorni in Perù. Siamo stati tutti uniti, cercando di aiutare Padre Giovanni e i tanti poveri peruviani che si sono insediati in questa zona, all’inizio per fuggire dalla sanguinosa guerriglia di Sendero Luminoso, successivamente per fuggire dalle fatiche della Sierra, attratti dal miraggio di una condizione economica migliore che tuttavia la città non ha saputo offrire loro.
Padre Giovanni è sempre più impegnato nella sua costante e dura opera di evangelizzazione e promozione umana in questa immensa città, in mezzo a migliaia di persone. Una mole di lavoro impressionante: preparare la gente al Battesimo (500 nel solo mese di gennaio!) e alle prime comunioni, fare catechesi famigliare, visitare gli ammalati, farsi carico anche solo in parte dei problemi che di giorno in giorno nascono in una comunità di circa 160.000 persone. Tanta fatica la sua, ma senza mai lasciar trasparire stanchezza, senza mai manifestare pessimismo.
È stata questa la mia quinta esperienza a Huaycan. Devo ammettere di aver notato alcuni miglioramenti su strade e strutture private. Purtroppo ho dovuto constatare che la povertà rimane ancora a livelli alti. Ho notato anche che stanno aumentando la delinquenza, i furti e la violenza fisica.
Durante questa mia permanenza ad Huaycan ho condiviso con la gente momenti di allegria e anche situazioni e storie incredibili. Ho avuto modo di visitare baracche in legno con all’interno terra come pavimento, senza un bagno, senza un fornello, senza acqua, con bambini che ti abbracciano e ti sorridono chiedendoti una caramella. Ho ascoltato storie che mi hanno fatto sentire debole e impotente davanti a tanta miseria e sofferenza.
Con un progetto, studiato con cura dai nostri tecnici Italo e Marco, abbiamo costruito la struttura portante di un nuovo centro parrocchiale, all’interno dell’agglomerato di Huaycan. Si tratta di un’opera grande e complessa. Abbiamo lavorato con continuità e penso che il risultato di un mese di lavoro sia stato più che soddisfacente, riuscendo a costruire un’opera grande con costi ridotti. Qualcuno si è anche meravigliato di questo: “chissà quanto è costata!”. Ma di fronte all’evidenza si è dovuto ricredere.
In questo centro sono già operativi un “comedor” (mensa popolare ) e alcuni saloni per riunioni e catechesi. Noi abbiamo costruito il piano superiore: una chiesa di 400 mq, tenendo conto che é una zona abitata da circa 50.000 persone.
Scrivendo alla gente di Ardesio, così Padre Giovanni ha commentato la nostra esperienza di solidarietà missionaria: “Qui ci siamo sentiti tutti aiutati ed accompagnati dal paese, da tutti, sia nella preghiera che nell’appoggio economico e più ancora con i sacrifici di tante persone che soffrono con fede, uniti al crocefisso. Ci siamo sentiti segno ed espressione di un paese missionario, soprattutto io. Questo si è manifestato nella volontà, impegno, sacrificio, gioia, determinazione e unione con cui hanno lavorato. Credo sia stato un esempio anche per la gente. Spero che questo dono sia accolto, che questa chiesa tanto bella anche se non è ancora terminata, non sia un monumento nel deserto, ma realmente uno spazio di comunione, accoglienza, preghiera, impegno, un segno della presenza di Dio tra questa gente meno favorita. Un dono che fa nascere la voglia di crescere, impegnarsi e produrre tanti frutti di vita per il bene dei piu poveri”.
Grazie amici peruviani per l’accoglienza e l’amicizia dimostrata e grazie Padre Giovanni per il tuo esempio di fede e di amore verso il prossimo.
venerdì 6 febbraio 2009
Da Ardesio a Huaycan
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