Willy Lambert è il direttore e fondatore di Mission-langues, il centro di formazione al servizio della Missione della Chiesa, che a Banneux (Belgio) lavora in stretta collaborazione con le Pontificie Opere Missionarie. Dopo 15 anni di servizio il centro vive la svolta importante di cambiare la sede storica per collocarsi altrove. Chiediamo al fondatore un breve bilancio di questa esperienza e le prospettive future.
Con quale obiettivo è nata Mission-langues
Come dice il nome “Mission-langues” è una associazione senza scopo di lucro che svolge una “missione”: preparare a livello linguistico e in un contesto appropriato, sacerdoti, religiosi, religiose e laici impegnati provenienti dai cinque continenti, che già esercitano o si apprestano a esercitare una missione a servizio della Chiesa.
Cosa ha di speciale questa scuola?
Abbiamo approntato un programma che venisse incontro a tre preoccupazioni essenziali dei futuri missionari: dal punto di vista pedagogico una metodologia “su misura” che permetta un apprendimento “comunicazionale”, utile ed efficace della lingua, qualunque sia il livello iniziale di conoscenza del francese. Dal punto di vista spirituale : un’integrazione della vita di preghiera e una progressiva familiarizzazione con la vita liturgica nella nuova lingua. Dal punto di vista umano: un contesto conviviale e aperto che favorisce la vita di studio e prepara all’apertura verso altre culture.
Più che una semplice scuola di lingue…
Esatto! E poi si trova a due passi dal santuario di Banneux, dove nel 1933 è apparsa per otto volte la Madonna a una giovane veggente. È un centro di spiritualità molto frequentato, che ha sempre offerto ai nostri saggisti la possibilità di risollevarsi nello spirito.
Come è andata in questi quindici anni?
A tale proposito vorrei offrire qualche cifra: più di 1900 saggisti, originari di 96 differenti nazionalità sono stati accolti al nostro centro di Banneux. Essi rappresentano ben 181 congregazioni, così come una settantina di diocesi del mondo intero.
Perché lasciate Banneux?
Come potete immaginare, questa decisione non è stata per niente facile. Da una parte l’isolamento di Banneux, disperso nella campagna di liegese, è diventato un handicap per il nostro sviluppo. D’altra parte la messa a norma dello stabile imposta dalle leggi europee, necessita di un investimento troppo oneroso. Il trasferimento di Mission-Langues in un centro urbano è dunque parso come il modo migliore di assicurarne un futuro, permettendoci anche di diversificare la nostra proposta di formazione e di favorire una maggiore apertura pastorale e missionaria.
Dove continuerà Mission-Langues?
In un primo momento avevamo in programma di stabilirci a Bruxelles all’inizio del 2009, ma ciò purtroppo non si è potuto realizzare. Incoraggiati da vari responsabili della vita ecclesiale, ci siamo orientati verso la Francia proprio in vista di sviluppare Mission-Langues in collaborazione con una istituzione religiosa. Il nostro obiettivo è di mettere in piedi, insieme al centro linguistico, anche un vero e proprio centro missionario.
Avete qualche modello di riferimento?
Sì, per questo passo in avanti ci ispiriamo al CUM di Verona: non solo una preparazione linguistica, ma dei corsi sulla missione, con esperti provenienti dal continente africano. Ci resta ancora molto lavoro da fare, ma siamo convinti di questo progetto.
Avete interrotto i corsi. Quando ricomincerete?
In nostro è un progetto veramente ambizioso, che come potete capire, non è realizzabile in un sol giorno. Abbiamo dovuto perciò sospendere le attività alla fine del 2008, per riprenderle nel corso del secondo trimestre 2009. Ci premuniamo comunque di ricontattare, non appena disporremo di più ampie informazioni tutti coloro che sono interessati.
Come fare per contattarvi?
È possibile consultare il nostro sito Internet (www. missionlangues.be), che durante questo periodo di transizione rimane il migliore veicolo informativo e viene regolarmente aggiornato
Allora: à bientôt!
Ringraziamo voi e tutti coloro che ci hanno accordato fiducia lungo tutti questi anni e attendiamo con impazienza di poter accogliere di nuovo i missionari provenienti da tutto il mondo.
Padre Marco Pasinato
venerdì 6 febbraio 2009
Risollevare lo spirito
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Rivista Apostolo di Maria
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