di Padre Luigi Fratus
Fin da quando Balaka, la parrocchia in cui lavoro, è stata fondata, la scuola è sempre stata una delle preoccupazioni principali dei missionari. “Se desideri aiutare una persona ad uscire dalla povertà e dalla fame è importante svegliare in quella persona la mente!”. Così ci insegnavano i vecchi missionari. Questo spiega perché molte volte nel villaggio, la costruzione della scuola precede la costruzione della chiesa.
I nostri tre vescovi monfortani bergamaschi, Monsignor Alessandro Assolari, Monsignor Luciano Nervi e l’attuale titolare Monsignor Alessandro Pagani, hanno fatto dell’istruzione un caposaldo della promozione umana della nostra gente.
Tutto questo è profondamente in sintonia con le parole che il Papa ha pronunciato in occasione della Giornata Mondiale per la Pace: “L’attuale crisi economica globale va vista anche come un banco di prova: siamo pronti a leggerla, nella sua complessità, quale sfida per il futuro e non solo come un’emergenza a cui dare risposte di corto respiro? Siamo disposti a fare insieme una revisione profonda del modello di sviluppo dominante, per correggerlo in modo concertato e lungimirante? Lo esigono, in realtà, più ancora che le difficoltà finanziarie immediate, lo stato di salute ecologica del pianeta e, soprattutto, la crisi culturale e morale, i cui sintomi da tempo sono evidenti in ogni parte del mondo. Per combattere la povertà iniqua, che opprime tanti uomini e donne e minaccia la pace di tutti, occorre riscoprire la sobrietà e la solidarietà, quali valori evangelici e al tempo stesso universali.
Più in concreto, non si può combattere efficacemente la miseria, se non si fa quello che scrive san Paolo ai Corinzi, cioè se non si cerca di “fare uguaglianza”, riducendo il dislivello tra chi spreca il superfluo e chi manca persino del necessario. Ciò comporta scelte di giustizia e di sobrietà”.
Le numerosissime scuole primarie costruite negli ultimi quaranta anni dai missionari, erano e sono un modo semplice ma efficace di “fare uguaglianza”, aprendo la mente e il cuore di miglia di bambini.
Purtroppo l’attuale situazione dell’educazione scolastica in Malawi è disastrosa. Tra le cause principali ci sono: la mancanza di maestri e di materiale didattico; a questo vanno aggiunti l’abbandono della scuola da parte dei bambini che vengono impiegati nel lavoro nei campi e delle banbine a causa spesso di una maternità precoce; In ultimo dobbiamo aggiungere le strutture scolastiche fatiscenti.
Ecco allora la nostra richiesta: aiutare le numerose scuole della missione di Balaka e in particolare la scuola di Chiendausiku, costruita 25 anni e oggi casa per quasi 1500 alunni.
Sarebbe un peccato lasciare cadere in rovina la fatica e lo sforzo di tanti missionari e benefattori che hanno aiutato a costruire questi “centri di sviluppo”. Quantificare in questo momento la spesa ci è impossibile. Ci affidiamo alla vostra generosità. Ogni offerta, anche piccola è per noi un grande aiuto. Zikomo, grazie.
venerdì 6 febbraio 2009
Investire nell'educazione
Etichette:
Malawi,
Progetti Missionari
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