lunedì 23 marzo 2009

Missionari monfortani a convegno


I Missionari Monfortani del Nord Italia, nei giorni 17 e 18 febbraio, si sono ritrovati nella comunità di Redona di Bergamo per un convegno sul tema dell’evangelizzazione. L’occasione è data dalla celebrazione del 50° anniversario della Consacrazione dell’Italia a Maria, avvenuta a Catania il 13 settembre 1959, a conclusione del XVI Congresso Eucaristico Nazionale. È stato un evento ecclesiale importante: la prima proposta pastorale decisa dalla neonata Conferenza Episcopale Italiana, approvata da Papa Giovanni XXIII agli inizi del suo pontificato. Tutti sanno che il Santuario di Trieste, dedicato a Maria Madre e Regina, è stato costruito per ricordare questo Atto di consacrazione a Maria, già auspicato dai vescovi italiani in una supplica a Leone XIII, in occasione del Congresso Mariano Nazionale celebrato a Torino nel settembre 1898. I Monfortani hanno avuto un ruolo importante nella preparazione di questo evento. La loro collaborazione si è concretizzata con la partecipazione all’ormai famosa “Peregrinatio Mariae”, il pellegrinaggio della statua della Madonna di Fatima nelle principali città italiane, deciso dalla CEI per preparare gli italiani a compiere l’Atto di consacrazione. Anche a Bergamo, il 16 giugno 1959, Il passaggio della piccola statua della Madonna di Fatima, trasportata in elicottero, ha visto un incredibile concorso di folla festante. 40 mila fedeli sono accorsi allo stadio Comunale dove Mons. G. Spiazzi, vescovo di Bergamo, ha consacrato a Maria l’intera diocesi. L’elicottero era atterrato sul piazzale della Fara, tra una folla commossa sventolante fazzoletti con acclamazioni di gioia e di preghiera, come testimoniano le foto dell’epoca. “Pellegrinaggio delle Meraviglie”: è il titolo del libro che ha ricostruito la cronaca delle indimenticabili giornate della “Peregrinatio Mariae”.
Il 50° di questo Atto di consacrazione è solo l’occasione per il suddetto convegno dei Monfortani del Nord Italia. In realtà da tempo le comunità monfortane d’Italia stanno riflettendo sulle forme tradizionali della loro speciale missione nella Chiesa e, soprattutto, sono impegnati a trovare motivazioni nuove e nuove forme per rilanciarla nel contesto della pastorale italiana. Le nuove sfide presenti oggi nella società italiana hanno imposto alla Chiesa, in generale, in particolare alle comunità di religiosi impegnati nell’evangelizzazione, il dovere di una seria riflessione per trovare risposte attraverso una pastorale che porti davvero le comunità cristiane verso un concreto rinnovamento di vita. Nella diocesi di Bergamo i religiosi monfortani sono presenti dal 1919. La loro presenza è stata vista da Mons. Luigi Maria Marelli, vescovo di Bergamo dell’epoca, come un evento provvidenziale. Da allora i monfortani, oltre che curare la formazione dei seminaristi, si sono resi disponibili per una collaborazione nella cura pastorale della diocesi. Sono da ricordare in particolare le “Missioni al popolo”, una forma concreta di evangelizzazione sperimentata dal Fondatore, san Luigi Maria da Montfort, finalizzata ad un autentico rinnovamento di vita cristiana.
Il convegno si è aperto con una relazione di Padre Santino Epis sulle varie tappe che hanno portato la Chiesa d’Italia alla consacrazione al Cuore Immacolato di Maria. È stata un’occasione per rivisitare la storia di questo evento, ma anche per evidenziarne l’attualità e l’efficacia pastorale. Due successivi interventi di Mons. Giacomo Panfilo, Parroco di Clusone, hanno contribuito a mettere a fuoco il tema centrale del convegno ispirato al noto versetto del Vangelo di Giovanni: “Fate quello che vi dirà”. Padre Santino Brembilla, Superiore Generale dei Monfortani, ha poi parlato delle attese e delle prospettive della missione nella Congregazione. Due dibattiti sono serviti a fare il punto sui nuovi e antichi percorsi della missione monfortana in Italia.
Al Convegno hanno partecipato alcuni rappresentanti delle comunità monfortane del Nord, ma anche alcuni laici che condividono il carisma della missione monfortana.

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