di Alfio Mandelli
Per Luigi Maria da Montfort la ricerca e l’acquisto della Sapienza, Gesù Cristo incarnato e crocifisso, follia agli occhi degli uomini, è tutto! Bisogna, allora, che anche noi cerchiamo ardentemente la perla preziosa che è la Sapienza di Dio.
Ma serve silenzio per ascoltare e per ascoltarci, per lasciare emergere desideri e paure perché vi sono beni e beni, desideri e desideri ed occorre essere attenti. I desideri falsi si riferiscono a beni effimeri. Sono desideri interessati, che chiudono su se stessi. Luigi Maria li condensa nel triplice volto della falsa sapienza: l’amore dei beni della terra e la voglia di possedere; l’amore del piacere; l’amore degli onori e della stima.
Con questi desideri la creatura è messa al posto del Creatore.
I veri desideri, al contrario, sono sempre aperti all’altro, gratuiti e disinteressati. Il vero desiderio, per il Montfort è la Sapienza, Dio Creatore!
Il nostro desiderio di Dio e della Sapienza ha sempre bisogno di conversione e di essere ri-ordinato. «Occorre che tale desiderio della Sapienza sia santo e sincero» (AES 182) perché può essere mosso dalla volontà di catturare l’Infinito. Gesù stesso converte il desiderio di chi lo cerca o lo segue: dei primi discepoli (cf Gv 1,38), di Pietro (cf Mt 16,21-25), della madre dei figli di Zebedeo e dei loro amici (cf Mt 20,20-28). Gesù aiuta a cogliere il vero oggetto della ricerca perché c’è un cercare la Sapienza che può essere ambiguo. C’è la ricerca corretta e quella scorretta, quella autentica e quella falsata. Le folle cercano Gesù perché hanno visto i segni che ha compiuto sugli infermi e perché hanno mangiato i pani ma non hanno capito che la vita è entrare in relazione con Lui ed esistere come Lui (cf Gv 6,1ss). Anche Giuda (cf Gv 18,8) e la Maddalena (cf Gv 20,15) cercheranno Gesù, con un esito diverso perché è diverso lo spirito che li muove: dimorare presso di Lui e abbracciarlo, oppure rapirlo e tradirlo.
Gesù converte il nostro desiderio dal suo orizzonte egoistico perché accogliamo e ci lasciamo trasformare dal suo amore. Gesù desidera che noi sappiamo ciò che vogliamo, perché alla fine possiamo volere ciò che Lui stesso intende donarci. Solo allora il suo dono può scendere nella nostra vita!
Su questo cammino veglia la più tenera delle madri, Maria. Si accompagna a noi perché ci apriamo alla Sapienza, proteggendo il nostro cuore dalle luci illusorie e dal falso splendore della sapienza mondana.
Cammina accanto a noi, perché lasciamo crescere il desiderio della Sapienza che sempre sussurra all’orecchio del nostro cuore dolcissime parole d’amore.
Agisce in noi perché restiamo «fedeli a Gesù Cristo, Sapienza eterna ed incarnata, fuori del quale c’è solo smarrimento, menzogna e morte».
lunedì 23 marzo 2009
Un desiderio santo e sincero
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Rivista Apostolo di Maria
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